Sono passati “solo” nove mesi da quando si è insediato come Procuratore Generale di Reggio Calabria. Un arco di tempo breve, eppure a Gerardo Dominijanni è bastato per incidere in maniera forte avendo sempre come orizzonte quello di “una giustizia giusta”. Un obiettivo ambizioso cui si può tendere sotto il profilo dell’attività giurisdizionale avendo siglato un protocollo «con le Procure del Distretto per supportare gli appelli avuto riguardo alle evoluzioni delle attività di indagine che si svolgono in primo grado sulle cosche del territorio. Coordinamento che sino ad oggi si svolgeva su iniziativa personale dei singoli sostituti procuratori e non in maniera organica e funzionale». Ma parimenti è un obiettivo ambizioso cui si può tendere recuperando fondi e risparmiando nella spesa pubblica per rendere più efficiente la macchina organizzativa degli uffici. «Abbiamo messo in campo una piccola iniziativa che vuole essere un segnale sul fatto che l’efficienza alberga anche a queste latitudini – afferma il Procuratore Generale –. Abbiamo istituito per gli uffici requirenti del distretto di Reggio Calabria una centrale unica degli acquisti in capo alla Procura Generale. Questo nuovo sistema ci ha consentito, sfruttando la scontistica per le grandi quantità, di risparmiare fino al 30%. Sul sito della Procura Generale collocheremo un “contatore”, così che tutti possano visivamente quantificare, di volta in volta, l’entità del risparmio. Solo per fare un esempio per l'acquisto delle cartelline che contengono gli atti abbiamo risparmiato l'84%. Mi sembra un bel risultato cui andare fieri, perché noi abbiamo sì l’umiltà di apprendere, ma abbiamo anche qualcosa da insegnare al resto d'Italia».
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