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Porto Reggio, l'annuncio di Cannizzaro (FI): “Pronti 15 milioni per il restyling”

«Guardando il Documento di Programmazione Strategica dell’Autorità di Sistema portuale dello Stretto vedo prendere forma l’emendamento Cannizzaro, con cui dalla Legge di Bilancio dello Stato del 2021 abbiamo vincolato 15 milioni di euro ad opere infrastrutturali in favore del porto di Reggio Calabria. Un impegno economico il cui obiettivo è cambiare i connotati alla principale porta sul mare della nostra città. E mi sento profondamente orgoglioso che le principali opere saranno eseguite grazie anche alla mia attività parlamentare». E’ quanto dichiara, attraverso un comunicato, il deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro, entrando nel merito del Documento di Programmazione strategica dell’ASPdS, illustrato da Mario Mega ieri in conferenza stampa.
«I 15 milioni di euro dell’emendamento - puntualizza saranno così distribuiti in interventi: realizzazione di apprestamenti di security delle aree portuali (2 milioni),riqualificazione dell’area del molo di Levante (5 milioni )realizzazione di un terminal passeggeri per scalo crocieristico (3 milioni), riconversione di edifici disponibili nell’area porto in strutture funzionali ai servizi portuali, al crocierismo ed alla nautica da diporto (2 milioni),implementazione dei pontili di ormeggio e potenziamento della stazione passeggeri (3 milioni). Questi interventi di infrastrutturazione per il porto di Reggio - precisa ancora - sono già programmati e finanziati: somme già disponibili e obiettivi di sviluppo chiari. Il nostro è un porto destinato ad aumentare il traffico passeggeri in maniera esponenziale, a cui si darà una forte identificazione per il turismo da diporto, sviluppando pure il settore crocieristico. Tutto ciò - dichiara - ovviamente in parallelo con il pendolarismo da e per Messina, spendendosi per dare maggiori confort agli utenti calabresi e siciliani.E sono felice che dalle carte, da mere cifre, si passi finalmente ai dati di fatto. Il primissimo segnale è stato l’inizio della rimozione (finalmente!) dei silos per il cemento, che per legge ha dovuto eseguire a proprie spese la ditta privata. Quegli obbrobri per troppo tempo hanno deturpato il fantastico paesaggio offerto dal nostro Stretto. E di certo non sono compatibili con il nuovo layout del porto di Reggio del domani. Così come non lo sono tanti altri aspetti di come oggi si presenta l’infrastruttura, che negli anni a venire sarà letteralmente stravolta».

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