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Reggio Calabria, l’invasione dei cinghiali fa danni a tanti imprenditori agricoli

Grido d’allarme di Coldiretti che ha scritto alle Istituzioni. «La politica ha recepito la gravità problema, la burocrazia no. Bisogna intervenire subito altrimenti sarà troppo tardi»

Emergenza cinghiali sul territorio della città metropolitana: è allarme Coldiretti, che ha lanciato il proprio “grido di dolore” manifestandolo all’indirizzo di diverse autorità competenti. A firma del presidente provinciale Domenico Lavorata e del direttore provinciale Pietro Sirianni sono state inviate in questi giorni lettere ai commissari Atc 1 e 2, ai delegati e al dirigente all’Agricoltura e all’Ambiente della Metro City. Per conoscenza la missiva è stata trasmessa al prefetto Massimo Mariani. L’obiettivo: svolgere un’opera collettiva di sensibilizzazione su una problematica sempre più complessa. «Ci stiamo accorgendo – rileva Pietro Sirianni – che esiste una staticità di natura burocratica rispetto a quei pochi interventi che si possono effettuare. La Regione nel luglio 2021 ha varato una delibera sull’emergenza cinghiali, determinandosi a una procedura di controllo (che la Coldiretti aveva suggerito) per facilitare pure il contenimento della specie. Politicamente, la Regione ha risposto immediatamente con la delibera. Di fatto però, non è mai stata attuata essendo rimasta in un cassetto».
Argomenta Sirianni: «Il cinghiale può essere abbattuto nelle aziende dagli stessi agricoltori in possesso di porto d’armi seguendo determinate norme. Però, nel frattempo, in 15-20 anni di discussione sul contenimento dei cinghiali, abbiamo speso tanti soldini per formare i sele-controllori. Cioè squadre di cacciatori-selezionatori di cinghiali, per il loro contenimento. Considerato che ne abbiamo su tutto il territorio regionale chiedo: perché non farli intervenire con battute in comune in questo momento particolare, in cui le aziende sono ormai arrivate all’esasperazione poiché ogni giorno trovano i loro campi distrutti? Non significa che saranno abbattuti tutti i cinghiali, ovvero che risolviamo il problema. Laddove le squadre hanno eseguito i loro interventi, l’animale si è allontanato dalle aziende agricole spostandosi nei boschi dov’è naturale che stia».

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