Reggio

Giovedì 02 Maggio 2024

Reggio Calabria, l’invasione dei cinghiali fa danni a tanti imprenditori agricoli

Emergenza cinghiali sul territorio della città metropolitana: è allarme Coldiretti, che ha lanciato il proprio “grido di dolore” manifestandolo all’indirizzo di diverse autorità competenti. A firma del presidente provinciale Domenico Lavorata e del direttore provinciale Pietro Sirianni sono state inviate in questi giorni lettere ai commissari Atc 1 e 2, ai delegati e al dirigente all’Agricoltura e all’Ambiente della Metro City. Per conoscenza la missiva è stata trasmessa al prefetto Massimo Mariani. L’obiettivo: svolgere un’opera collettiva di sensibilizzazione su una problematica sempre più complessa. «Ci stiamo accorgendo – rileva Pietro Sirianni – che esiste una staticità di natura burocratica rispetto a quei pochi interventi che si possono effettuare. La Regione nel luglio 2021 ha varato una delibera sull’emergenza cinghiali, determinandosi a una procedura di controllo (che la Coldiretti aveva suggerito) per facilitare pure il contenimento della specie. Politicamente, la Regione ha risposto immediatamente con la delibera. Di fatto però, non è mai stata attuata essendo rimasta in un cassetto». Argomenta Sirianni: «Il cinghiale può essere abbattuto nelle aziende dagli stessi agricoltori in possesso di porto d’armi seguendo determinate norme. Però, nel frattempo, in 15-20 anni di discussione sul contenimento dei cinghiali, abbiamo speso tanti soldini per formare i sele-controllori. Cioè squadre di cacciatori-selezionatori di cinghiali, per il loro contenimento. Considerato che ne abbiamo su tutto il territorio regionale chiedo: perché non farli intervenire con battute in comune in questo momento particolare, in cui le aziende sono ormai arrivate all’esasperazione poiché ogni giorno trovano i loro campi distrutti? Non significa che saranno abbattuti tutti i cinghiali, ovvero che risolviamo il problema. Laddove le squadre hanno eseguito i loro interventi, l’animale si è allontanato dalle aziende agricole spostandosi nei boschi dov’è naturale che stia». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio Calabria

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