«Il Comune di Portigliola, i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative dell’11 giugno 2017, presenta forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità degli organi elettivi, il buon andamento dell’amministrazione e il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per l’ordine e la sicurezza pubblica». È quanto scrive il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nella relazione, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, con la quale ha chiesto al Presidente della Repubblica di sciogliere il Consiglio Comunale di Portigliola per condizionamenti mafiosi.
Il ministro Lamorgese scrive: «La relazione prefettizia pone in rilievo la forte presenza di sodalizi criminali di tipo mafioso sul territorio di Portigliola come su tutta la fascia ionica reggina, organizzazioni dedite al traffico di droga e in grado di condizionare l’economia locale, la cui pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica è dimostrata anche giudizialmente in alcune sentenze emesse tra il 2001 e il 2003 dal Tribunale di Reggio Calabria e dalla corte d’Assise di Locri avendo fatto registrare in passato anche gravi fatti di sangue, come nel caso di un duplice omicidio di affiliati ai locali clan mafiosi, di cui uno perpetrato proprio a Portigliola.
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