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Migranti, la Lamorgese fa il punto sulle baraccopoli di San Ferdinando e Rignano Garganico

La realizzazione di insediamenti abusivi di migranti costituisce un fenomeno dipendente da numerose variabili, quali le particolari situazioni di carattere geopolitico dei territori di origine dei migranti, la stagionalità proprio di alcuni settori, a partire da quello agricolo, in cui gli stranieri sovente trovano più facilmente lavoro». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, rispondendo al question time al Senato, aggiungendo che le situazioni più critiche «sono oggetto di immediati interventi da parte delle forze dell’ordine, che ne consentono,
d’intesa con gli enti territoriali, lo sgombero, evitando così il radicarsi di situazioni di disagio».

Riguarda all’insediamento di San Ferdinando (Reggio Calabria), il ministro ha precisato che «l'originaria baraccopoli è stata demolita e sostituita da una tendopoli nella quale vivono attualmente circa 180 migranti, le cui presenze variano a seconda dei periodi dell’anno. Al fine di prevenire possibili tensioni e consentire il pronto intervento in caso di necessità, la prefettura di Reggio Calabria ha disposto un presidio delle forze di polizia per la vigilanza e uno dei vigili del fuoco per intervenire prontamente in caso di incendi. La prefettura è da tempo impegnata nella promozione di iniziative finalizzate al superamento del problema» e c'è anche anche un progetto della Regione per «la realizzazione di un villaggio ecosostenibile a carattere sperimentale, composto da moduli abitativi, prefabbricati adibiti ad abitazione e correlati ad un insieme di spazi aperti e servizi condivisi».

Quanto all’altro insediamento critico, quello di Rignano Garganico, (Foggia), ha ricordato Lamorgese, «il prefetto ha riferito che, per superare gli insediamenti abusivi dei braccianti agricoli e favorire il reperimento di soluzioni alloggiative dignitose, con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali sono stati ripartiti a favore delle amministrazioni locali 200 milioni di euro nell’ambito dei fondi del Pnrr, e di questi al Comune di San Severo sono stati assegnati 27 milioni di euro».

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