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Transizione green, il Comune di Reggio deve arrangiarsi senza manager

Tutte respinte le candidature esterne per il conferimento dell’incarico

Project manager per la transizione green: chi è, a cosa serve? Se un profano - “travolto” da informazioni su Pnrr, Rect Eu, Pon, Poc, sostenibilità, progetti a impatto zero ed economia “verde” - se lo domanda, al Comune sono allo step successivo: dove trovarlo? Serve eccome questa nuova figura professionale, soprattutto adesso che si tratta di trasformare in atti amministrativi concreti tutta l’impalcatura del Pon e del Pnrr in piena coerenza con i sei pilastri del Next Generation Ee riguardo alle quote d’investimento previste per i progetti “green”.
Il problema è che - notizia delle ultime ore - la procedura per la selezione è andata a vuoto. Dieci le candidature ricevute da Palazzo San Giorgio, tutte respinte: chi per la presentazione fuori termine, chi per la mancanza di requisiti essenziali, tutti quanti non sono stati ammessi dalla commissione che ha appena sciolto l’ultima riserva. Niente da fare, ricerca - almeno finora - vana.
La procedura prevedeva l’affidamento di un incarico di alta specializzazione a tempo determinato nell’ambito del Programma europeo Pon Metro 2014 – 2020 React-Eu da assegnare all’unità di progetto Ammodernamento rete idrica, fognaria e sistemi manutentivi ed Erp - Realizzazione lavori Pon Metro Assi 6 e 7 e Poc Metro. Si tratta di «supportare – recita l’avviso pubblico – l’amministrazione comunale nella gestione dei progetti Pon Metro – React-EU per il raggiungimento dei target progettuali e di spesa».

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