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Locri, la scuola “abusiva” finalmente di proprietà del Municipio

Trent’anni dopo la fine della battaglia giudiziaria che vide l’ente soccombere. Per soddisfare il creditore fu acceso un mutuo da oltre un miliardo di vecchie lire

Col decreto di acquisizione al patrimonio indisponibile del Comune dell’immobile della scuola elementare “Scarfò”, il Comune di Locri intende porre fine a una vicenda iniziata 44 anni fa, con l’approvazione, da parte della Giunta municipale del tempo, del progetto esecutivo per la costruzione del plesso scolastico, finanziata con legge regionale del 1975. Un edificio che, ironia della sorte, sorge a metà strada (e in prossimità) tra le abitazioni dell’attuale sindaco Giovanni Calabrese e del capogruppo di opposizione Vincenzo Carabetta, e che ha vissuto un lungo e travagliato periodo iniziato subito dopo la sua realizzazione quando, con decreto di occupazione temporanea e urgente del 9 aprile 1980, il sindaco pro tempore procedeva all’occupazione temporanea e d’urgenza degli immobili e, tre anni e mezzo dopo, la Giunta comunale chiedeva la proroga del decreto regionale di vincolo dell’area per la costruzione dell’edificio a uso scuola elementare.
Erano tempi in cui, un po’ in tutta Italia, il temporaneo diventava presto definitivo. Ma la vicenda finì nelle aule di giustizia con due sentenze (in primo grado e in appello) che videro soccombente l’amministrazione comunale, fino all’atto di precetto per il pagamento delle spettanze notificato nel maggio del 1990.

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