Dal progetto integrato di Mortara, con mercato agroalimentare, canile e officine Atam, alle aste del Calopinace. Per decenni il Decreto Reggio ha alimentato le speranze del cambiamento di diversi contesti della città. E rispetto agli scenari che si profilano per uno dei canali di finanziamento più importanti per la città, il sindaco facente funzioni in aula, durante il consiglio comunale ha annunciato novità. In questi anni la misura straordinaria varata per la prima volta nel 1989 è stata rifinanziata tre volte. Oggi due linee restano bloccate. Ma sono tanti i binari morti in cui per diverse vicende si sono arenate diversi progetti.
«È stato bloccato, rivisto, rifinanziato con più leggi, ha subito un blocco di sei mesi perchè non c’era più il funzionario delegato. Coi fondi del decreto Reggio si è deciso di fare un lavoro a parte. Ci sono professionisti che si occuperanno solo di quello. Sui numeri a breve ci sarà il dato reale e si dovrà decidere: servirà fare un’analisi serena su ciò che ancora serve alla città. Avremo presto un confronto».
Cosa di profila? Intanto «prosegue il lavoro di uno staff di professionisti composto da diverse figure che stanno fotografando lo stato dell’arte della situazione. Si passa in rassegna tutto: contenziosi, espropri mai ultimati. E ancora opere ferme, avanzamento dei lavori dei diversi cantieri. Si vuole capire se ci sono delle somme perenti e perché. Insomma una verifica puntuale che era stata voluta ed avviata dal sindaco Giuseppe Falcomatà».
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