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Gioia Tauro, ecco come il retroporto cambierà volto

Il sen. Auddino e il sindaco Alessio hanno presentato il progetto definitivo da 6 milioni di euro per la zona industriale

Dopo anni di incuria e abbandono, il retroporto di Gioia Tauro ben presto cambierà volto all’insegna della rigenerazione, diventando un luogo “vivo”, con aree verdi, un parco urbano, una pista ciclabile, attrezzature dedicare allo sport, nuova illuminazione a luci led, videosorveglianza e ledwall informativi, in grado di offrire nuovo potenziale sia ai cittadini che agli imprenditori che vorranno investire.
Finalmente, grazie al proficuo lavoro del presidente dell’AdSP Agostinelli, alla supervisione dell’ingegnere della stessa Authority Carmela De Maria e dei colleghi ingegneri dello studio di progettazione “DGE-Di Girolamo Engineering Srl”, con la convenzione tra Regione Calabria e Autorità portuale, ha infatti avuto luce il progetto definitivo di riqualificazione dell’intera area industriale, basato sull’emendamento alla legge di Bilancio del dicembre 2019 presentato dal senatore del M5S Giuseppe Auddino che ha inserito nella manovra la spesa di 6 milioni di euro (2 milioni per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022) per l’ammodernamento e lo sviluppo delle aree industriali ricadenti nei comuni di Gioia, Rosarno e San Ferdinando, con opere nell’ambito della viabilità, dei trasporti, della logistica e del decoro urbano.
Il rendering del progetto è stato presentato, ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sala consiliare alla quale hanno partecipato, oltre al senatore Auddino, anche il sindaco Aldo Alessio, l’imprenditore Pippo Callipo, la deputata grillina Anna Laura Orrico da remoto, e ha portato i suoi saluti anche l’imprenditore Nino De Masi.

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