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Ospedale di Polistena, ora rischia anche Cardiologia

Dal 12 agosto senza rinforzi di medici il reparto sarà bloccato. Stessa sorte si prospetta nel Cento Trasfusionale. Il sindaco Tripodi dopo il vertice in Prefettura avverte: «Non ci fermeremo»

«Per il momento rimaniamo in attesa vigile ma come ho avuto modo di dichiarare al tavolo prefettizio dinanzi a tutti gli autorevoli interlocutori, si sappia: non ci fermeremo sino a quando i problemi dell'ospedale di Polistena e della sanità territoriale non saranno risolti». Così il sindaco di Polistena, Michele Tripodi, all'indomani dell'incontro in Prefettura presieduto dal prefetto Massimo Mariani, che il primo cittadino ringrazia per la sensibilità ancora una volta dimostrata verso il territorio.
Dopo la straordinaria partecipazione al consiglio comunale aperto, in una piazza della Repubblica gremita di gente proveniente dall'intera Piana, voluto dall'Amministrazione comunale, in Prefettura, alla presenza del Commissario Asp dottoressa Lucia Di Furia, di diversi sindaci della Piana e dei rappresentanti del Comitato spontaneo sorto il 18 luglio scorso a difesa del "Santa Maria degli Ungheresi", il sindaco Tripodi ha avuto modo di rappresentare la gravità della situazione e di consegnare, a margine, l'ordine del giorno approvato in consiglio comunale.

Intanto, dall'ospedale, nelle ultime ore, si paventa addirittura la chiusura del Centro Trasfusionale con trasferimento delle unità lavorative presenti presso l'ospedale di Locri. Inoltre, dalla Cardiologia diretta dal primario Enzo Amodeo, si lancia un accorato appello alla Commissaria Di Furia affinché provveda, prima del 12 agosto, ad accorpare le cardiologie di Polistena e Locri.

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