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Porto di Gioia Tauro, il transhipment continua a correre

Presentata in conferenza stampa all’Autorità di Sistema portuale la programmazione di sviluppo dello scalo

Pietro Preziosi, Andrea Agostinelli e Vincenzo Zagarola

C’era tutto lo “stato maggiore” dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, ieri mattina, per presentare in conferenza stampa la programmazione di sviluppo del porto di Gioia Tauro: al tavolo il presidente Andrea Agostinelli, il segretario generale Pietro Preziosi, i dirigenti Pasquale Faraone (Demanio), Giovanni Piccolo (Pianificazione e Sviluppo), Simona Scarcella (Affari Legali), Carmela De Maria (Area Tecnica). Insieme a loro, il capitano di fregata Vincenzo Zagarola, comandante della Capitaneria di Porto.
Ad aprire l’incontro con i giornalisti, gli importanti numeri relativi alla crescita dei volumi di movimentazione sia dei container che delle autovetture. Nei primi sette mesi del 2022, lo scalo calabrese ha infatti registrato 2.003.388 teus, con una crescita del 15,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando i teus sono stati 1.736.615.
Dal versante autovetture, tra gennaio e luglio di quest’anno, sono state movimentate 108.705 vetture mentre lo scorso anno sono state 43.885, con un balzo del 147,7%. Segno evidente di ripresa per il terminalista Automar che, dopo una grave crisi strutturale, ha visto l’arrivo di navi e treni pressoché raddoppiato. Inoltre, fa ben sperare il fatto che l’armatore Grimaldi abbia recentemente inaugurato una nuova linea di traffici con la Cina: due le navi che faranno scalo a Gioia Tauro, destinato così a diventare l’hub di riferimento nel Mediterraneo per la diffusione di questi veicoli prodotti dalle fabbriche cinesi.

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