Una vera e propria tragedia quella che si è consumata ieri a Bianco e che ha lasciato attonita l’intera comunità, benché la donna fosse poco conosciuta nella cittadina, dove era rientrata da qualche anno dopo aver vissuto a lungo a Roma. Grande senso di sconforto ed impotenza davanti alla morte che non si è riusciti ad evitare, è quello che si legge nei commenti unanimi sui social.
Di nazionalità venezuelana, la vittima da circa cinque anni era rientrata a Bianco dove avrebbe voluto godersi la sua pensione. Accompagnata da una cugina che era l’unica ad assisterla, la sola cui poteva fare affidamento direttamente oltre ai vicini di casa. Spesso la si vedeva nei bar vicini alla palazzina dove risiedeva: era quello il posto dove in questi mesi aveva avuto i pochi contatti con le persone del posto e con cui ha cercato di tessere relazioni, che comunque erano limitate, vista la scarsa mobilità per la mancanza di un arto inferiore che la obbligava sulla sedia a rotelle.
Nubile e senza figli, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa la vittima aveva preso l’abitudine da qualche settimana di dormire, forse per sfuggire alla morsa del caldo, tra la veranda e la cucina dell’abitazione. e proprio qui, per cause ancora da accertare, sarebbe scoppiato l’incendio che l’ha sorpresa senza che potesse allontanarsi prima di essere sopraffatta dalle fiamme. Il punto di innesco delle fiamme, secondo quanto è emerso dai rilievi dei Vigili del fuoco, sarebbe stato individuato proprio nel lettino in cui l’anziana dormiva. La donna avrebbe anche tentato di alzarsi, ma le fiamme, sviluppatesi in modo molto rapido, l’avrebbero avvolta subito, non lasciandole scampo. Il corpo della 76enne, totalmente carbonizzato, è stato trovato riverso sul pavimento all’ingresso della veranda
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