È stato convalidato l’arresto nei confronti del 51enne rosarnese che martedì pomeriggio ha aggredito con calci e pugni all’interno del suo ufficio il maggiore Domenico Martino, comandante della Polizia locale di Rosarno. L’imputato risponderà a piede libero delle accuse presso il Tribunale di Palmi per il momento di “follia” che lo ha visto saltare addosso al giovane ufficiale malmenandolo brutalmente. Secondo le testimonianze, l’uomo era entrato nell’ufficio di Martino per chiedere degli atti riguardanti un incidente stradale verificatosi lo scorso 1. agosto; documenti che, però, non gli sono stati consegnati perché non erano ancora pronti. Ne è scaturito un alterco verbale improvvisamente degenerato, per motivi che appaiono abbastanza futili, in una vera e propria aggressione che ha costretto il comandante a ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena dove gli sono stati diagnosticati sette giorni di prognosi.
«Attualmente ho dei dolori alle articolazioni – ha riferito il maggiore – anche se nell'insieme sto bene; però non nascondo che, pur essendo io una persona molto forte, quest’episodio mi ha un po’ scosso. Mi turba soprattutto il fatto che, dopo 5 anni di attività durante i quali mi sono dedicato anima e corpo al servizio della città di Rosarno - basti pensare che soltanto lo scorso anno ho portato avanti 450 procedimenti penali - la popolazione ancora non riconosce il lavoro svolto ma il fatto che, per loro, sono uno che rompe solo le scatole. Segno di una realtà e di una mentalità davvero complicata».
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