Hanno depositato l’accesso agli atti. Vogliono vederci chiaro i circa 160 assistenti educativi che aspettano ancora il pagamento di tre mensilità. Mentre si lavora per organizzare il servizio per il nuovo anno scolastico ancora si attendono i compensi di quello passato. Una situazione purtroppo non nuova che continua a pesare sulle spalle di chi opera per garantire l’inserimento sociale nei contesti scolastici dei bambini che rischiano di rimanere emarginati. Una figura che l’ordinamento scolastico riconosce ma che non ha mai ricevuto un inquadramento di carattere nazionale, così si procede in ordine sparso. Il Comune in questi anni alla luce della sempre più esigua somma da destinare in Bilancio alle politiche sociali, ha tentato per dare stabilità e certezza al servizio a finanziare le attività attraverso i canali dei fondi comunitari. Ma anche questa scelta pare non aver funzionato. Si è tentata la strada delle cooperative a cui affidare i servizi piuttosto che “arruolare” direttamente queste figure. I ritardi rispetto ai pagamenti sono tanti, mesi e mesi fatti di insistenti richieste, di viaggi della speranza agli uffici comunali, per una vertenza che mortifica la dignità di questi lavoratori che vivono la precarietà sulla propria pelle da anni. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud – Reggio