Sbloccati dopo anni di immobilismo, iniziati, sospesi e mai più attivati. I lavori per il completamento del teatro di Gallico rappresentano un’altra “ferita” per la città. Un appalto consegnato nel 2018 e di fatto rimasto quasi fermo per un problema tecnico-progettuale sul tetto. Adesso si sta ragionando con la ditta appaltatrice per sbloccare nuovamente l’iter e da Palazzo San Giorgio sono fiduciosi di risolvere questa matassa. Nel frattempo, però, la situazione non cambia e soprattutto non ci sono significative novità.
Quel teatro rappresenta appunto una delle tante ferite presenti in città con incompiute che deturpano anche l'ambiente e squalificano le zone. Nel caso specifico il completamento della storica struttura, avviato nel 2001 a seguito di un finanziamento deliberato il 14 ottobre del 1998 dall’allora Giunta Comunale guidata dal sindaco Italo Falcomatà si era interrotto e la stragrande maggioranza dei cittadini aveva perso le speranze.
La struttura affonda le radici in una tradizione più che centenaria. Risale infatti al 1910, subito dopo il terremoto, la fondazione del primo storico “Circolo di Cultura”, costituito da alcuni volenterosi giovani intellettuali di Gallico, a quel tempo Comune autonomo separato da Reggio Calabria. Quasi vent’anni dopo l'avvio dell'opera, finanziata nel 1998 dalla Giunta guidata da Italo Falcomatà, che prevedeva la ricostruzione del teatro andato distrutto in un incendio nel 1967. Il sindaco Giuseppe Falcomatà aveva consegnato i lavori che non sono di fatto stati mai conclusi.
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