Un ecomostro in uno dei quartieri più popolosi della città. Realizzato negli anni Novanta, con il Decreto Reggio, inaugurato nel 2006 il Girasole doveva essere un polo commerciale di fiere, eventi, mercati. L’idea era quella di dare un tetto agli operatori “sfrattati” dall’intervento di riqualificazione di piazza Orange. Ma di quelle ambizioni oggi non resta nulla. La struttura abbandonata, saccheggiata, depredata è diventata punto di ritrovo per malviventi e disperati che cercano un tetto. Una ferita aperta sul viale Messina che attende risposte. In una città povera di spazi di incontro e socializzazione l’immobile a più piani che sorge in un’area ben servita che poteva prestarsi a tanti utilizzi, rimane ostaggio del degrado. Eppure di progetti attorno all’immobile se ne sono rincorsi parecchi. La stessa amministrazione comunale, correva l’anno 2015, aveva annunciato la ristrutturazione della struttura che sarebbe poi diventato sede della Hermes, la società di servizio del Comune che si occupa della riscossione dei tributi locali, da sempre in affitto in un immobile in via Padova. Erano stati eseguiti sopralluoghi, tracciati i primi programmi. Ma si attendono ancora gli sviluppi di quella che poteva essere una soluzione utile, ma anche costosa visto che riqualificare quegli spazi devastati da anni di abbandono non si annuncia semplice. In questi lustri da quella palazzina è stato portato via tutto ciò che poteva esserci di utile e quello che è rimasto è stato distrutto. Il risultato? Un monumento del degrado, diventato discarica di ogni genere di rifiuto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud – Reggio