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Platì vuol “uscire” da quei bunker. "Diventeranno luoghi di bellezza"

La Regione, due università e le associazioni al fianco del Comune. Princi: «È un’operazione di legalità e riscatto sociale e culturale»

«Con questo progetto intendiamo trasformare quelli che sono stati dei cunicoli furtivi in galleria d’arte moderna sotterranea, perché intendiamo uscire dall’oscurità e proiettarci verso la luce, e trasformare luoghi bui in luoghi chiari. In sintesi, vogliamo creare un futuro a colori per Platì». È quanto ha dichiarato Rosario Sergi, sindaco del piccolo comune aspromontano nell’incontro seguito al sopralluogo preliminare all’interno dei cunicoli presenti sotto il paese che, in passato, hanno ospitato i latitanti di ‘ndrangheta, destinatari di un finanziamento del “Cis Calabria - Svelare Bellezza”, promosso dal Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale, che ne prevede la trasformazione in percorsi d’arte.
Il sindaco Sergi ha ringraziato i rappresentanti delle università calabresi presenti all’incontro, e i colleghi sindaci di Africo e San Luca, con i quali è in corso una stretta sinergia per affrontare insieme le criticità presenti sul territorio, anche grazie all’apporto di associazioni locali e con la collaborazione di don Ennio Stamile. Infine il sindaco ha ringraziato la giunta regionale guidata dal presidente Roberto Occhiuto, ieri rappresentata dalla vice presidente Giusi Princi, per la disponibilità dimostrata sin dall’insediamento e per l’importante sostegno assicurato ai progetti dei tre comuni locridei e, in generale, al territorio.

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