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Gioiosa Jonica, confisca eseguita a 24 anni dal decreto: sgombrati i familiari di Rocco Schirripa

Il boss 71enne sta scontando l’ergastolo a Torrazza Piemonte (Torino)

L'ex villa di Rocco Schirripa ora assegnata al Comune di Torrazza Piemonte

Il decreto di confisca dell’imponente, lussuoso immobile era stato emesso nel 1998, ma solo in questi ultimi giorni, e cioè a distanza di ben 24 anni, lo Stato si è deciso ad eseguirlo. E si è appropriato in Piemonte della villa di Rocco Schirripa, presunto boss di Gioiosa Jonica, trapiantato nel Nord Italia, a Torrazza Piemonte, cittadina di circa 3mila abitanti nell’area della città metropolitana di Torino, Schirripa, oggi settantenne, è attualmente in carcere a scontare la condanna definitiva all’ergastolo per omicidio. È infatti considerato uno dei responsabili dell’efferato assassinio del procuratore della Repubblica di Torino, Bruno Caccia, assassinato nel capoluogo piemontese nel 1983.
A conclusione, di un interminabile iter giudiziario, infarcito per anni da un’infinità di ricorsi, controricorsi e decreti vari, in quest’ultima settimana di settembre, un’operazione ordinata dal questore di Torino e compiuta dalla Polizia, dai carabinieri, dai vigili del fuoco e dalla polizia municipale, alcuni familiari dell’ergastolano, tra cui la moglie Eleonora Iervasi, sono stati costretti a lasciare definitivamente l’immobile, che è stato quindi immesso anche materialmente nella disponibilità del Comune di Torrazza Piemonte.

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