Sospesa l'efficacia dell'ordinanza sullo stoccaggio dei rifiuti alla discarica di Melicuccà. Il tribunale amministrativo accoglie il ricorso del Comune di Palmi e blocca l'operazione messa in campo dalla Città Metropolitana per far fronte all'emergenza estiva. Una decisione che arriva quando di fatto il sito non viene più utilizzato. Il Tar (Caterina Criscenti presidente, Andrea De Col referendario e Antonino Scianna estensore) accoglie la domanda cautelare e fissa per la trattazione di merito del ricorso l'udienza pubblica del 19 aprile 2023. Ancora una volta le vicende legate alla discarica vengono arrivano al cospetto della giustizia amministrativa. Con il ricorso il Comune di Palmi (contro la città Metropolitana, la Regione e l'Arpacal) chiede l'annullamento previa sospensione di efficacia non solo dell'ordinanza sullo stoccaggio, ma anche della delibera della Giunta regionale sul piano rifiuti, dello studio dell'Arpacal per il dimensionamento preliminare definitivo delle aree di salvaguardia della sorgente Vina, dei decreti del dirigente sullo studio e tutti gli atti conseguenziali. I giudici amministrativi «ritenuta la necessità di approfondire nella più idonea sede di merito i molteplici profili di illegittimità dedotti dalla parte ricorrente dell'Ordinanza; ritenuto che in esito alla sommaria delibazione propria di questa fase della lite non sembrano del tutto prive di fondatezza le censure con cui la ricorrente denunzia che il sito di Melicuccà sarebbe privo almeno di alcuni dei requisiti che devono possedere i siti di discarica; preso atto di quanto dichiarato dal procuratore della Città Metropolitana nel corso dell’udienza camerale, in ordine alla sostanziale cessazione dello stoccaggio in seguito al reperimento di nuovi siti per i conferimenti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio