Sembrava una vicenda ormai sepolta. Dimenticata. Invece la Procura lavorava sottotraccia e la festa al Castello Aragonese arriva davanti al Tribunale monocratico. Nei giorni scorsi la cancelleria del Tribunale- ufficio Gip-Gup, ha notificato il decreto che dispone il giudizio per i reati di cui agli articoli 110 e 479 del codice penale. In particolare viene contestato il reato di falsità ideologico «perché in concorso tra di loro un pubblico ufficiale responsabile, in servizio presso il Comune di Reggio Calabria, responsabile dell’Ufficio Castello Aragonese e una cittadina quale istigatrice, consapevoli entrambe della falsità che la manifestazione, denominata, artificiosamente, “Sguardi al Tramonto”, era conforme alla finalità di cui all’articolo 12 del Regolamento di Concessione a terzi dell’uso del “Castello Aragonese” approvato con delibera del Consiglio Comunale numero 115 del 22 dicembre 2018, essendo invece inerente ad una festa per il diciottesimo compleanno del figlio della cittadina e, dunque non assentibile».
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