Si aggiunge un altro tassello al processo di “normalizzazione” dell’ospedale civico “Giovanni XXIII”, i cui servizi all’utenza esterna erano stati sospesi due anni addietro per scongiurare una presunta promiscuità con il reparto Covid realizzato in fretta e furia dall’Asp per la lungodegenza dei pazienti positivi ma stabilizzati provenienti dal Gom di Reggio.
Dopo la recente riattivazione del Laboratorio analisi e della Radiologia, fino ad oggi funzionanti a singhiozzo e ad esclusivo supporto del Pronto soccorso e del centro Covid, e l’imminente riapertura del reparto di Medicina con annesso ambulatorio di Cardiologia, per i quali sarebbe già stata individuata l’equipe necessaria, in settimana riaprirà anche il Cup, centro unico prenotazioni. Un passaggio in qualche modo obbligato, alla luce del ripristino dei servizi diagnostici per gli esterni, visto che sarebbe stato (ed è in corso) un vero paradosso per la stessa utenza gioiese, costretta a recarsi agli sportelli di Palmi o Rosarno per prenotarsi, salvo poi dover rientrare a Gioia per effettuare le prestazioni. Reperita dunque la figura amministrativa preposta, l’Azienda sanitaria, guidata dal commissario Lucia Di Furia, non ha esitato a dare l’“ok” alla rentrée del Cup che, nei mesi scorsi, era stato riconvertito ad ufficio prenotazioni per il centro vaccinale anti-Covid.
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