Mano pesante del Gup di Reggio Calabria nei confronti di capi, fiancheggiatori e gregari delle potenti 'ndrine Pesce e Bellocco di Rosarno sotto accusa nel processo “Handover”. Il Giudice ha sostanzialmente accolto l'impianto accusatorio sostenuto dalla Procura distrettuale antimafia, disponendo 33 condanne. Le pene maggiori – 20 anni di reclusione – sono andate ai quattro omonimi Antonino Pesce (classe ’92, ’93 e ’91) e Rocco Pesce (classe ’71). Condannati anche Vincenzo Pesce a 16 anni, Giuseppe Cacciola a 18 ann e 8 mesi, Domenico Preiti a 14 anni e 8 mesi, Carmine Giuseppe Cannatà a 14 anni. Tredici anni ad Antonino Pesce (classe '82).
Il cuore dell'accusa è associazione mafiosa e traffico di droga. Ma non solo: nell'inchiesta “Handover-Pecunia olet” (due parallele indagini del pool antimafia di Reggio Calabria) condotta in sinergia da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza si contestano anche l'aggiudicazione degli appalti nel porto di Gioia Tauro, l'imposizione del pizzo sulle compravendite di terreni, le infiltrazioni nella grande distribuzione alimentare.
Caricamento commenti
Commenta la notizia