«Questa azienda ed in suo management intendono ribadire la loro collaborazione con le forze dell’ordine nel pieno rispetto dei protocolli di legalità sottoscritti e per contribuire a garantire un ambiente di lavoro sano e pulito». E’ quanto affermano i vertici di MedCenter Container Terminal, azienda che gestisce le attività container del porto di Gioia Tauro, in una lettera inviata ai propri dipendenti e fornitori dopo l’operazione di dieci giorni fa della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Reggio Calabria, che ha portato alla scoperta di un notevole traffico di cocaina dal Sud America e che vedeva il porto di Gioia Tauro come luogo di arrivo dello stupefacente, grazie al lavoro illegale di dipendenti infedeli di Mct e qualcuno anche di società esterne. "Intendiamo dare sempre più spazio - è detto nel testo della lettera - alla meritocrazia e allontanare quei soggetti, siano essi dipendenti diretti o fornitori, che non sono aderenti alle norme di buon senso ed onestà». Il management di Mct afferma, inoltre, che «nel controllare e anche modificare procedure interne per prevenire commissione di reati che danneggiano l’azienda stessa, il suo buon nome e quello di chi legalmente la rappresenta, rinnoviamo il nostro totale impegno con assoluta costanza per la difesa e lo sviluppo di quel bene prezioso che è il lavoro che deve essere sinonimo di crescita personale e sociale e non strumento per perseguire squallido obiettivi contrari al vivere civile, dignitoso ed onesto».