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Liste d’attesa all’ospedale di Reggio, ecco il piano per abbatterle

La strategia del Gom dopo il blocco delle prestazioni a causa del Covid

Ospedale di Reggio

Un piano per recuperare le prestazioni sanitarie non erogate a causa dell’emergenza sanitaria. Il Grande ospedale metropolitano è rimasto indietro- come tutte le strutture pubbliche d’Italia costrette a chiudere agli accessi dall’esterno nonché a ridurre le prestazioni di ricoveri e ambulatoriali - e le lunghe attese che già c’erano in precedenza sono state ulteriormente aggravate dalle lunghe e prolungate restrizioni legate alla pandemia.
Del resto molte patologie non curate durante i picchi della pandemia, ma anche gli screening tumorali saltati sempre a causa delle restrizioni legate al contenimento del virus, hanno provocato ripercussioni negative che ancora sono nel dettaglio da quantificare.
Per questo il Grande ospedale metropolitano ha messo in piedi un percorso finalizzato a recuperare tutte le prestazioni di natura ambulatoriale, ricovero e di screening. Si tratta sostanzialmente della messa a regime di quanto stabilito dal Decreto del commissario ad acta per il ripiano del disavanzo sanitario regionale del maggio scorso e che ha destinato tra tutti gli enti del servizio calabrese ben 893mila euro al Gom. Un piano che deve fronteggiare però anche l’emergenza della carenza di personale con la quale l’azienda ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” è costretta a fare i conti ormai da molto tempo.

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