Reggio

Domenica 24 Novembre 2024

Reggio Calabria, gli incarichi lavorativi ai detenuti nella gestione della direttrice Longo

Per la Procura tra le presunte violazioni nella gestione delle carceri di Reggio all'epoca della direzione della dottoressa Maria Carmela Longo c'era anche la gestione degli incarichi lavorativi per i detenuti. Dinamiche illustrate (come da verbale di udienza del 23 settembre scorso) dall'assistente capo Gianni Capparella, appartenente al corpo di Polizia Penitenziaria, impiegato nel nucleo investigativo centrale. Nelle vesti di teste ha spiegato al Tribunale come si differenziassero le opportunità lavorative. L'input alla descrizione è del Pubblico ministero Sabrina Fornaro: «Sempre partendo dalla normativa di settore, chiaramente mi riferisco alla normativa secondaria, quindi quella del dipartimento, delle circolari interne, eccetera. Se ci spiega la questione del lavoro in ambito carcerario, quali sono le tipologie di lavoro, quali sono le prescrizioni dell'articolo 21? Qual è il percorso attraverso il quale un detenuto che abbia interesse può svolgere attività lavorativa? Fatto questo inquadramento normativo, poi passiamo a vedere se ci sono state violazioni anche rispetto a questo tipo di normativa». Vicende tra i temi del dibattimento come si evince dalla testimonianza di Capparella: «Il lavoro all'interno dell'Istituto è disciplinato dal… dall'articolo 20, quindi c'è… c'è una tabella con tutti i diciamo i lavori che sono previsti nell'ambito, all'interno dell'Istituto. Per quanto ci riguarda, l'investigazione che abbiamo svolto, parliamo del… del lavoro all'esterno che è disciplinata, appunto, dall'articolo 21 della legge Penitenziaria... Lavoro sia all'esterno istituto che all'intercinta dell'Istituto, subito dopo diciamo i plessi del carcere, al di fuori di… degli edifici anche. E anche al di fuori delle mura può avvenire». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio Calabria

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