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Reggio, la denuncia di Associazione Attiva. "Il Lido? Demolire e ricostruire"

Lanciato un appello: organizziamo tutti una manifestazione senza colore politico. "Va sbloccato lo stallo rispetto a qualsiasi ente si ostini a mantenere quest’orrore"

“ReggioAttiva” riaccende i riflettori sullo stato di abbandono e di degrado del lido comunale. «Da troppi anni ormai – si legge in una nota firmata dal presidente Giuseppe Sergi – all’avvicinarsi della stagione estiva si riaffronta il tema, ma non si fa nulla di concreto, anzi ogni anno la situazione peggiora».

Le prospettive, mentre il Comune stenta a far decollare il progetto per la riqualificazione, sono sempre più incerte. «La struttura sita in pieno centro città – denuncia l’associazione politica – dovrebbe essere il biglietto da visita per i pochi turisti che ci onorano della loro presenza. Secondo noi, l’unica soluzione sarebbe quella di radere al suolo e ricostruire il Lido ex novo. La giustificazione dell’amministrazione fa riferimento, tra l’altro, a presunti vincoli della Sovrintendenza, ma ci si chiede come sia possibile che una struttura fatiscente e pericolante come il Lido comunale possa avere dei vincoli. Il nostro bel Lido comunale è diventato il ricovero di senza tetto e migranti, in un contesto di strutture pericolose per la loro incolumità e per quella dei pochi frequentatori che ancora hanno il coraggio di entrarci. Questo scenario – continua “ReggioAttiva” – si presenta all’inizio del più bel chilometro d’Italia, in prossimità dello svincolo autostradale e del porto». Da qui l’appello «a tutti i cittadini, alle diverse associazioni e comunità, a prescindere dal colore politico», per «passare dalle parole ai fatti attraverso una manifestazione, chiaramente pacifica. Invitiamo tutti, amministrazione compresa, visto che sostiene la propria mancanza di responsabilità, a manifestare nei confronti della Sovrintendenza o di qualsiasi altro ente che si ostina a mantenere questo orrore. Dobbiamo riuscire – incalza “ReggioAttiva” – a smuovere tale situazione di stallo: tutti devono vedere cosa siamo costretti a subire per effetto di vincoli assurdi o insensati cavilli legali. Se è vero quanto addotto, dobbiamo pretendere che le situazioni vengano cambiate perché i reggini meritano più rispetto. Decidiamo modalità, luogo e data, ma facciamo qualcosa di concreto per la nostra città. Noi di “ReggioAttiva” non vogliamo alcun patrocinio, stiamo soltanto dando voce a tanti reggini scontenti, lanciando una proposta che speriamo venga accolta da più gente possibile».

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