In città, la condanna del sindaco sospeso Falcomatà e di quasi tutta la sua prima giunta è sempre l’argomento del giorno. La gente è curiosa, s’interroga, vuol saper cosa succederà. Ma ha già assodato una certezza: il sindaco non si muoverà dalla sua poltrona. Pur essendo sospeso, ha dato appuntamento ai reggini a novembre 2023. E il centrodestra cosa farà? Per il momento si annaca. Riflette e prende tempo. Annusa l’aria e poi torna a interrogarsi. Per qualche secondo ha pensato pure al gesto eclatante delle dimissioni dei consiglieri comunali, ma è stato solo un flash. Un pensiero stupendo, morto ancor prima di tramutarsi in parole. Forza Italia e Lega hanno fatto sentire il loro pensiero e hanno invitato il sindaco sospeso alle dimissioni per tornare subito al voto. Di FdI si sono perse le tracce. E allora poniamoci una domanda: può un partito – Fratelli d’Italia, leader della coalizione di centrodestra che in città alle ultime elezioni politiche è stato il più votato ricevendo la preferenza di un reggino su quattro – tacere di fronte alla sentenza della Corte d’Appello che ha confermato la condanna del sindaco Giuseppe Falcomatà? Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio