Recrudescenza criminale in città: il sindaco Aldo Alessio ha ottenuto quanto auspicato in occasione dell’ultima riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, convocata su sua richiesta dal prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, e svoltasi ieri mattina in Prefettura.
A Gioia Tauro d’ora in avanti ci sarà infatti un maggior dispiegamento delle forze dell’ordine e saranno contestualmente potenziati i servizi di controllo del territorio, soprattutto nelle ore notturne.
È la prima risposta dello Stato alla gravissima intimidazione avvenuta nella notte tra il 10 e l’11 novembre quando ignoti hanno esploso numerosi colpi di mitra e di pistola contro le serrande di due esercizi commerciali, un negozio di generi alimentari e una yogurteria che stava per essere adibita a paninoteca, gestiti dalla famiglia del gioiese Antonio Scullino e ubicati di fronte l’ufficio postale della Marina, nella centralissima via Francesco Tripodi. Fin da subito, il primo cittadino aveva espresso ferma condanna verso un gesto criminale che «per le modalità usate e la potenza di fuoco – aveva evidenziato Alessio – riporta la città negli anni più bui del suo passato. Il messaggio è chiaro per tutti: bisogna assoggettarsi alla volontà della ’ndrangheta senza fiatare».
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