Ha combattuto per anni contro un male incurabile e l’ha fatto sempre con il sorriso sulle labbra, con la forza di una leonessa senza indietreggiare mai di un millimetro. Non si è mai arresa e ha sempre dispensato consigli e buon umore a tutti. Alla fine è stata costretta ad alzare bandiera bianca, lasciando il marito Luciano Gerardis e due figlie Elisa ed Enrica. Lilia Gaeta, 66 anni, se n’è andata ieri pomeriggio lasciando un vuoto nella magistratura reggina e in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla. Figlia d’arte (il padre Giuliano è stato Procuratore della Repubblica di Reggio), ha sempre amministrato giustizia con grande sapienza e altrettanta umanità. È stata presidente della seconda sezione penale della Corte d’Appello ed ha giudicato numerosi e delicati processi di secondo grado contro la criminalità organizzata (tra gli altri ricordiamo quelli contro le cosche di ’ndrangheta Santaiti, Iamonte, Barreca, Serraino e Rosmini, e poi il processo per l’omicidio degli amanti diabolici, l’omicidio di Luigi Rende e quello di Francesco Fortugno). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio
Il cordoglio della Città Metropolitana e del Comune di Reggio
La Città Metropolitana ed il Comune di Reggio Calabria esprimono sentimenti di profondo cordoglio per la scomparsa del magistrato reggino Lilia Gaeta.
"Già presidente della seconda Sezione Penale della Corte d'Appello di Reggio Calabria - si legge in una nota congiunta a firma dei sindaci ff Carmelo Versace e Paolo Brunetti - Lilia Gaeta costituisce da sempre un solido punto di riferimento del foro reggino".
"Le sue straordinarie doti professionali, unite alla grande umanità dal volto gentile, hanno rappresentato un esempio per generazioni di giovani operatori della giustizia che nel tempo si sono affacciati al mondo delle professioni forensi".
"La città di Reggio Calabria non dimenticherà l'impegno che la Presidente ha dedicato alla sua comunità, risultando non solo una capace professionista ma anche una donna impegnata nel sociale e nel campo della solidarietà".
"Al marito, il Presidente della Corte d'Appello Luciano Gerardis, alle figlie e all'intera famiglia Gaeta giungano le più sentite condoglianze da parte della Città Metropolitana e del Comune di Reggio Calabria, dei sindaci ff Carmelo Versace e Paolo Brunetti, della Giunta comunale e dei Consiglieri Metropolitani e comunali".
La Fondazione Italo Falcomatà , "Esempio di onestà"
"La Fondazione 'Italo Falcomatà' esprime sentimenti di profondo cordoglio per la scomparsa di Lilia Gaeta, figura straordinaria di donna forte e coraggiosa e di magistrato autorevole, giusto e indipendente.
La sua vita, esempio di onestà, amore per il bene comune e dedizione alla missione del magistrato è un modello da offrire alle nuove generazioni. Ci mancherà tantissimo, ma il vuoto che oggi lascia nei familiari, e in tutti coloro che l’hanno conosciuta ed apprezzata, sarà in parte colmato dal valore del messaggio che con la sua vita ci ha trasmesso".