Uno spreco di energia pulita che va avanti da anni. Energia pulita che a Reggio non viene prodotta perché non si è pensato quando è stato costruito un grande parcheggio innovativo nell’area del porto di collegare tutti gli impianti alla rete. Stiamo parlando del grande parco fotovoltaico realizzato nell’area del waterfront cittadino. Un’area moderna e tecnologica ma inutilizzata che di fatto rappresenta un vero spreco che è reso maggiormente evidente in un periodo di crisi energetica e di ricerca di approvvigionamenti alternativi di energia. Non c’è nulla da dire sull’opera realizzata e soprattutto sulla bontà della stessa. Si tratta di una infrastruttura ultra avveniristica con 57 pensiline provviste di pannelli fotovoltaici per un totale di 110 KW tra il porto e il Lungomare ideate per produrre energia pulita da immettere successivamente in rete e da utilizzare anche per caricare totalmente gratis ben otto punti di sosta per auto elettriche, anche da noleggiare tramite il sistema del car sharing. Dopo anni di attesa finalmente pare che qualcosa si stia muovendo. Anche se non ci sono i tempi definiti. Come è filtrato da Palazzo San Giorgio sarebbe stato firmato il contratto e la cabina elettrica dovrebbe essere realizzata e installata entro fine mese di novembre. In questo modo l’energia accumulata dal sole in questi pannelli verrà riversata direttamente nella rete con un innegabile vantaggio di cui potrebbe usufruire tutta la città costretta anch’essa adesso a fare i conti con il caro energia. Probabilmente l’iter è stato accelerato anche da queste condizioni che stanno interessando tutto il mondo ma se un’opera c’è sarebbe un paradosso continuare a non farla funzionare soprattutto se si parla di un intervento di riqualificazione urbana nell’ottica green tanto seguita da questa amministrazione. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio