Fatture dell’acqua spedite senza l’indicazione della prescrizione biennale dei crediti. L’Autorità per la Concorrenza “bussa” alle porte di Palazzo San Giorgio e chiede l’invio degli atti. Tutto parte a seguito di una segnalazione dell’associazione nazionale consumatori. A dire il vero per un breve periodo l’ente sembrava essersi adeguato alla normativa ma poi evidentemente è tornato sui suoi passi originari. Le ipotesi di anomalia riscontrate sono due: mancato rispetto delle modalità informative (evidenziazione in fattura degli importi prescrittibili) previste dalla nuova disciplina sulla prescrizione biennale e mancato riscontro e accoglimento delle istanze presentate dai consumatori per eccepire l’intervenuta prescrizione biennale. La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto l'istituto della prescrizione biennale (0 prescrizione breve) anche per il settore dei servizi idrici prevedendo il diritto degli utenti, sia domestici che professionisti e microimprese, di eccepire la prescrizione degli importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni addietro indicati in fatture /a cui scadenza è successiva al 1° gennaio 2020.
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