Reggio

Martedì 07 Maggio 2024

Gioia Tauro, Mezzalama boccia il rigassificatore: "Destinato al fallimento"

Puntare sul rigassificatore di Gioia Tauro? Un fallimento secondo l’autorevole voce dell’ing. Roberto Mezzalama, esperto in valutazione di impatto ambientale, membro del Consiglio di amministrazione del Politecnico di Torino e collaboratore dell’Università di Harvard. Credenziali accademiche che certificano come sia improbabile che non conosca i termini della questione. I motivi per Mezzalama sono semplici: il rigassificatore di Gioia Tauro, a differenza delle due navi Fsru (unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione) comprate dalla Snam per fare fronte alla crisi del gas russo, è una struttura fissa che non si può vendere e spostare. «La sua vita utile – spiega – sarà di almeno 25 anni, quindi, se venisse costruita in quattro anni arriverebbe oltre il 2050, anno nel quale, stando alla legge europea sul clima, l’Italia e l’Europa dovrebbero portare a zero le loro emissioni di gas climalteranti. La gran parte della sua vita utile, poi – aggiunge – sarebbe oltre il 2030, anno nel quale sempre secondo l’Unione Europea, le emissioni di gas climalteranti dovranno già essere state ridotte del 55% rispetto al 1990. Questo impianto si troverebbe quindi a competere in un mercato nel quale i consumi di gas sono previsti in costante discesa, infatti il Piano Nazionale Energia e Clima prevede al 2030 una riduzione dei consumi di energia primaria del 43% rispetto al 2007 e una quota del 55% di rinnovabili nel settore elettrico. Settore che oggi assorbe oltre il 40% dei consumi di gas e al 2050 dovrebbe assorbirne una quota insignificante». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio 

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