Reggio

Lunedì 25 Novembre 2024

Riqualificazione dell’ex Orchidea a Reggio, il progetto c’è. Finalmente

L'ex cinema Orchidea di Reggio

Un angolo buio, cadente nel cuore del Lungomare. Eppure si tratta di un edifico storico della città. Da anni si attende un intervento di rifunzionalizzazione, restauro e risanamento conservativo capace di recuperare l’identità storico- culturale dell’ex cinema Orchidea. Pare dopo anni di attese che qualcosa si sia mosso nella giusta direzione, finalmente infatti è stata aggiudicata la gara per la progettazione. Un percorso finito nelle paludi della burocrazia, infatti tre anni addietro (proprio il 16 dicembre del 2019) la Giunta Comunale ha approvato il Documento preliminare all'avvio della progettazione, tre mesi dopo è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Ordine degli architetti per è stato approvato un protocollo d’intesa con tanto di convenzione con il Consiglio Nazionale degli Architetti finalizzato all’uso della piattaforma per l’attivazione di concorsi di progettazione, poi è stato sostituto il rup, nell’estate del 2021 è stata è stata approvata, tra l’altro, la nomina dei componenti la commissione giudicatrice, arriva la dichiarazione di incompatibilità e subentra un membro supplente. La procedura concorsuale aveva suscitato notevole interesse tra i professionisti del settore tanto che durante la fase di pubblicazione del bando erano stati registrati circa 900 download e allo scadere dei termini erano pervenute 31 proposte progettuali. Il completamento di questa prima fase istruttoria aveva acceso la speranza di un approssimarsi dell’avvio dei lavori con cui restituire decoro allo storico edificio, da lungo tempo inutilizzato, aprendo una nuova finestra sullo splendido scenario del Lungomare Falcomatà. Nel mese di marzo finalmente la prima seduta, in una seconda seduta vengono ammesse al secondo grado della gara i cinque concorrenti. Poi mesi e mesi di silenzio in cui si temeva che la gara potesse naufragare e che si dovesse ricominciare tutto di nuovo. Una tela di Penelope che nonostante le rassicurazioni che arrivavano dagli amministratori di Palazzo San Giorgio rimaneva ferma. La scelta di questo particolare percorso è motivato dal fine di conseguire un elevato livello di qualità urbana ed architettonica nella progettazione dello spazio pubblico.

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