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Automar, al porto di Gioia Tauro l’ultimo miglio dell’intermodalità

Il terminalista dell’automotive ha inaugurato la nuova asta ferroviaria e la palazzina degli uffici

L’ultimo miglio dell’intermodalità e il primo miglio della prevenzione: sono le parole chiave di un’importante due giorni targata “Automar” al porto di Gioia Tauro. Il terminalista che gestisce il trasbordo delle vetture nello scalo gioiese venerdì mattina ha infatti inaugurato ufficialmente la propria asta ferroviaria che permetterà ai treni di giungere direttamente nell’area interna alla propria concessione. Si tratta di un’infrastruttura considerata indispensabile dall’azienda che riceve via treno le autovetture che, attraverso Gioia Tauro, raggiungono il mercato internazionale.
«Abbiamo deciso di festeggiare a Gioia con tutto il personale Automar proveniente anche dalle altre sedi di Pontecagnano, Civitavecchia e Termini Imerese la festa di Natale – ha evidenziato la direttrice generale Giuliana Brucato – e abbiamo colto l’occasione per inaugurare la nuova palazzina degli uffici, con gli spogliatoi e la mensa per i nostri operai, e l’asta ferroviaria che adesso è pienamente operativa e che porta al porto di Gioia la produzione di Melfi e di Fossacesia (CH) caricando a fine anno anche le vetture elettriche provenienti dalla Cina e destinate a Macchia d’Isernia».

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