Solo martedì la protesta per denunciare lo stato di immobilismo sul fronte delle assegnazioni delle case popolari sia in regime ordinario e sia in emergenza in base alle indicazioni arrivate dalla Regione ormai più di un mese addietro. Ebbene quando tutto sembrava che finalmente si sarebbe arrivati presto alla definizione di questa partita si mette di mezzo la burocrazia. Si sempre lei che appesantisce procedure che dovrebbero per loro natura invece dovrebbero essere veloci. E si viene a sapere a tal proposito che prima di assegnare le case popolari anche in emergenza deve riunirsi la commissione provinciale alloggi che è l'organismo tecnico che tecnicamente deve verificare che tutto l'iter sia apposto. Questo sta a significare che prima che si concluda la prima fase di assegnazione delle case popolari passerà ancora qualche altra settimana. Circostanza questa che non era nota all'assessore comunale delegato all'edilizia residenziale pubblica, Francesco Gangemi, che invece sperava in una consegna delle case prima di Natale. Invece non ci sarà alcun regalo di Natale ma comunque pare che tutto dovrebbe sbloccarsi a breve e nell'incontro fissato dalle associazioni col Comune per il 27 dicembre se ne saprà certamente di più. Di certo non sembrava che anche una volta che tutta la complessa vicenda delle quote degli alloggi fosse stata risolta si sarebbe arrivati ad altri intoppi. Peraltro solo una prima parte degli eventi diritto alla casa potranno entrare materialmente negli immobili in questa prima fase. In particolare dovrebbero essere 5 del bando ordinario e altri 5 nuclei familiari di quello di emergenza. Si procederà per step ma solo a questi 10 arriverà una comunicazione per l'avvio delle verifiche dei requisiti formali della domanda e sostanziali dell'effettivo diritto alla casa.
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