Convinzione assoluta per il pool antimafia di Reggio: tra i passaggi cruciale della faida di Gallico spicca l’omicidio di Pasquale Chindemi, tra gli apici della ’ndrangheta moderna nella frazione nord della città assassinato nel febbraio 2018 in via Anita Garibaldi in un agguato in pieno stile mafioso. Per gli analisti del pool antimafia reggino, Pasquale Chindemi, avrebbe pagato con la vita l'escalation criminale che realizzò nella “locale” gallicese contesa ed ambita da più anime delle ’ndrine di Archi.
Nel processo “Epicentro” (verbale d'udienza dello scorso 21 ottobre) si è ricostruito l'agguato eccellente consumato il 15 febbraio 2018 alla presenza del collaboratore di giustizia Mario Chindemi, che è fratello della vittima. La domanda del Pubblico ministero Walter Ignazitto - «Senta, signor Chindemi, suo fratello Pasquale quando viene assassinato?» - avvia l'analisi sui fatti dello stesso pentito: «Nel 2018, a febbraio, il 13 febbraio (in realtà il 15 febbraio, ndr) del 2018. A Gallico, in via Anita Garibaldi. vicino casa, viene sparato. Gli hanno sparato tre colpi addosso, però ha dovuto... gli è scappato per un po’, perché da casa fino a là sotto, dalla strada, ci sono come un venticinque metri, trenta metri lineari, e automaticamente indietro lo hanno... non percepisco la linea che loro hanno fatto, perché poi non è che si è visto, però poi quando si è arrivato proprio sulla strada, là venne ucciso, no?». Pm Ignazitto: «Quindi, mi pare di capire, e poi questo è un dato documentale, che arriva il momento in cui anche su Gallico, diciamo, si crea questo nuovo vuoto di potere, perché suo fratello è stato assassinato, Nuccio Callea poi viene arrestato. Nel frattempo, nel frattempo che cosa succede? Lei quand'è che diventa diciamo attivo e operativo a Gallico?».
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