Pentimele, basta la parola. Se c’è un progetto che Comune di Reggio e Autorità portuale dello Stretto “bocciano”, è quello di un nuovo approdo per il collegamento marittimo con Messina “presso le aree a nord del piazzale porto”, proposto dalla società privata di navigazione Caronte & Tourist. Eppure il progetto regge, superando step burocratici e ostacoli giudiziari, segno che tanto “cattivo” non è.
Fra Tar Lazio e Sicilia Dopo che il Tar Lazio e poi anche il Consiglio di Stato hanno respinto (pur se nella prima fase cautelare) il ricorso del Comune contro l’ok del Ministero dell’Ambiente per la realizzazione di moli riservati al traffico pesante, è arrivato lo scorso luglio anche il verdetto del Tar di Catania che ha annullato il decreto di rigetto dell’istanza di concessione demaniale da parte dell’Autorità portuale, che per il porto di Reggio pensa esclusivamente a una funzione turistico-crocieristica. Il privato aveva chiesto all’Adsp dello Stretto una concessione per l’area, incassandone però nel settembre 2021 il diniego sulla base del comma 7 dell’articolo 18 della legge portuale, dal momento che la compagnia è già concessionaria a Villa San Giovanni e che per l’ente «i porti di Reggio Calabria e di Villa San Giovanni devono considerarsi un solo mercato unico rilevante». Il Tar di Catania, accogliendo il ricorso della controparte, ha però rigettato questa tesi.
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