Sono un centinaio in tutta la Calabria i Comuni che hanno ufficialmente aderito ad Arrical. Tra questi mancano gli enti locali in cui si trovano gli impianti del territorio reggino, come Gioia Tauro e Reggio. A distanza di oltre dieci giorni dal passaggio ufficiale delle funzioni, ancora tutto tace dalla Regione che alla vigilia del 2023 aveva diffidato gli enti locali e intimato i commissariamenti del settore ambiente. I Comuni, dal canto loro, sono preoccupati da quello che si annuncia come un salto nel buio affidando alla Regione le competenze per i settori rifiuti e acqua. Fra l’altro, pare che tra i pochi enti che hanno aderito si stia tentando di capire che percorso avviare per una retromarcia. Del resto le premesse non sono tra le più incoraggianti, visto che la Regione si è fatta scappare i 40 milioni di euro per il potenziamento dell'impianto di Siderno. La struttura organizzativa che dovrebbe gestire una così ampia e complessa mole di lavoro non c'è, tanto che lo stesso commissario ha adottato un provvedimento con cui annuncia di voler attingere ai già magri organici degli enti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio