Il porto è libero dal cemento. Adesso completamente. Sono state ultimate nei giorni scorsi le operazioni di smontaggio dei grandi silos presenti nell’area dello scalo. Anche le basi in ferro di sostegno alle grandi cisterne (che erano state rimosse già nei mesi scorsi) sono state abbattute ed è partita la fase di smaltimento. Si conclude una importante operazione per ridare spazi all’infrastruttura occupati ormai da anni per un’attività sostanzialmente ferma e considerata peraltro non più funzionale con le attività dello scalo portuale. Le operazioni non sono state semplici. A partire dall’iter di interlocuzione con i responsabili della società che produceva in passato cemento e poi per i lavori: prima lo smontaggio della passerella, poi la pandemia da Covid-19 e quindi le difficoltà tecniche di rimuovere il contenuto delle cisterne con il cemento presente all’interno di difficile rimozione. Per questo l’area di cantiere che doveva durare per circa 90 giorni come era stato annunciato dall’Autorità di sistema portuale dello Stretto è stata prorogata per concludersi a distanza di un anno dall’annuncio di avvio delle attività di smontaggio dei silos. Adesso non solo c’è un’altra vista per il porto ma anche per i residenti della zona di Santa Caterina che si affaccia sulla bretella che dallo svincolo “Porto” conduce fino al lungomare.
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