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'Ndrangheta a Reggio, definitive le condanne per 17 imputati

Le giovani leve delle cosche di Reggio avevano messo le mani sulla gestione dei buttafuori negli stabilimenti balneari del Lungomare

La Corte di Cassazione

La Corte Suprema di Cassazione ha dichiarato «inammissibili» 17 ricorsi avanzati dagli imputati del processo “Eracle” (il filone celebrato con rito abbreviato) confermando le condanne inflitte alle giovani leve delle cosche di Reggio città che avevano messo le mani sulla gestione dei buttafuori negli stabilimenti balneari del Lungomare di Reggio e monopolizzato uno dei filoni dello spaccio di stupefacenti del centro cittadino. Rigettato il ricorso avanzato da Francesco Condello; unica eccezione ha riguardato la posizione di Basilio Cutrupi, difeso dall’avvocato Basilio Pitasi, la cui condanna è stata annullata senza rinvio ed è stata ridotta a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Diventano definitive per Cosimo Morelli, Andrea Morelli, Fabio Morelli, Fabio Puglisi, Giovanni Magazzù, Bruno Magazzù, Luciano Baione, Enrico Giovanni Barcella, Salvatore Falduto, Mino Berlingeri, Fabio Caccamo, Francesco Ferrante, Fabio Minutolo, Domenico Nucera, Michele Panetta, Giuseppe Emanuele Pecora, Carmine Surace.

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