Reggio

Lunedì 29 Aprile 2024

“Hasta Siempre”, inizia oggi in Calabria il percorso dei medici cubani

Appiedati e a mani nude: è questo il tristissimo approccio involontariamente prospettato nel capoluogo pianigiano ai dieci degli oltre 50 medici arruolati a Cuba per risollevare la sanità calabrese, roba da “mission impossible”, se il buongiorno si vede dal mattino. Eppure le buone intenzioni per il rituale di benvenuto organizzato dai sindaci dell’associazione intercomunale “Città degli Ulivi” per il loro arrivo c’erano tutte: camici bianchi pronti per essere indossati davanti alle telecamere e ai flash dei giornalisti, i primi cittadini con la fascia tricolore al petto, una targa di riconoscenza e l’immancabile foto di gruppo finale. Sarebbe stato tutto perfetto se l’equipe caraibica, oltre a portare con sé i pesanti bagagli della lunga tradizione medica cubana fosse stata anche… automunita, ma qualcuno pare se ne sia dimenticato, visto che a prelevarli al B&B cittadino dove alloggeranno son dovuti andare gli stessi sindaci con le loro macchine. Una gaffe, quella di non aver procurato un furgoncino per la loro prima uscita, che si è subito trasformata in un bel grattacapo al quale lo stesso sindaco Alessio ha ammesso di non sapere, per il momento, come rimediare: «Abbiamo i pulmini che portano i ragazzi a scuola – ha poi proposto illuminato dalla classica lampadina – se i vostri orari non coincidono potremmo farci carico di questa possibilità». A prendere servizio al pronto soccorso del “Giovanni XXIII”, stamattina, i medici cubani potrebbero dunque arrivarci a bordo dello scuolabus. Almeno fino a quando il sindaco e consigliere metropolitano Michele Conia non riuscirà ad intercedere, per come promesso in aula, presso Palazzo Alvaro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

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