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Brogli alle elezioni comunali di Reggio? Il Gip ha archiviato 21 posizioni

Escluse responsabilità a carico degli ex consiglieri Luigi Dattola Giuseppe Eraclini e Paola Maria Serranò, e giovani scutatori

«Nessun elemento idoneo a sostenere l'accusa in giudizio». È una decisione «condivisa» tra Pubblico ministero e Giudice delle indagini preliminari archiviare la posizione dei 21 indagati del troncone secondario, con un quadro d'accusa più leggero, sui presunti brogli alle elezioni amministrative del 2020, quando nella corsa per conquistare uno scranno a Palazzo San Giorgio si sarebbero recati a votare decine e decine, forse centinaia, di elettori fantasma tra persone defunte e gente che erano addirittura impossibilitati ad uscire da casa perchè allettati, anziani, ammalati. Per lo scandalo dei presunti brogli elettorali si sta già celebrando l'udienza preliminare a carico del consigliere comunale Antonino Castorina, l'ex capogruppo del Partito democratico che secondo gli inquirenti sarebbe stato la mente del progetto illecito, e che vede sotto accusa, con ruoli diversi e meno gravosi, anche una trentina tra presidenti di seggio e scrutatori.
Per 21 reggini il Gip di Reggio Calabria, Vincenza Bellini, ha disposto l'archiviazione del procedimento «e la conseguente restituzione degli atti al Pubblico ministero».

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