Settecentocinquantamila euro per il porto di Saline: non è uno stanziamento monstre, però da qualche parte bisogna pure cominciare. E l’Autorità portuale dello Stretto, alla cui competenza è passata l’infrastruttura, ha deciso di iniziare dalla manutenzione urgente e dalla sicurezza. Le basi, insomma, per un porto oggi inutilizzabile, insabbiato e strutturalmente a pezzi.
Gli interventi, definiti dall’Authority «essenziali e urgenti», sono programmati per l’annualità in corso. A stilarne l’elenco è una relazione congiunta dell’area tecnica, dell’area sicurezza, operativa e ambiente e dell’ufficio manutenzioni: il decreto firmato dal presidente Mario Mega, che la fa propria, sblocca di fatto «una prima riqualificazione tecnico-funzionale del porto nonché la messa in sicurezza delle situazioni di criticità emerse durante i sopralluoghi».
Nel dettaglio, secondo i programmi dell’Adsp saranno effettuati: interventi di delimitazione del ciglio di banchina e pulizia delle aree (95mil euro); verifica e ripristino dell’impianto di illuminazione o realizzazione di un nuovo impianto a servizio dei piazzali utilizzati per il transito carrabile e messa in sicurezza delle torri faro esistenti (190mila); ristrutturazione dell’edificio adibito a guardiola all’ingresso del porto, ripristino dei cancelli esistenti e implementazione dei sistemi di automazione per il controllo degli accessi (95mila); predisposizione di un impianto di videosorveglianza (150mila); servizio di vigilanza e security (220mila).
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