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Locri, processo “Iceberg”: inflitti 40 anni in appello

La Corte ha rideterminato dieci condanne e confermate due

Dieci condanne rideterminate e due confermate, per un totale di 40 anni di reclusione, sono stati disposti dalla Corte di appello di Reggio nella sentenza del processo nato dell’operazione “Iceberg”, che si era conclusa in primo grado con il rito abbreviato davanti al gup di Locri. A seguito del giudizio d’appello gli imputati condannati sono: Davide Amato (5 anni e 9 mesi), Mario Amato (2 anni), Cosimo Berlingeri (5 anni e 5 mesi), Roberto Bevilacqua (3 anni e 4 mesi). Alessandro Bevilacqua (4 anni e 7 mesi), Antonio Alessandro Bevilacqua (5 anni e 3 mesi), Rocco Bevilacqua (2 anni e 2 mesi), Damiano Bevilacqua classe 1989 (1 anno e 9 mesi), Iulian Florin Feraru (3 anni e 4 mesi), Cosimo Lavorata (3 anni e 3 mesi), Damiano Bevilacqua classe 1978 (2 anni e 5 mesi). Giuseppe Marrapodi è stato condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione, con pena sospesa già in primo grado perdita di efficacia della misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, come chiesto dall’avvocato Leone Fonte, che ha sostenuto l’estraneità del proprio assistito ai fatti contestati. Rispetto al primo grado i giudici hanno riqualificato la pena per Cosimo Berlingeri e Cosimo Lavorata, rispettivamente difesi il primo dagli avvocati Giacomo Iaria e Eugenio Minniti, il secondo dall’avv. Giuseppe Iemma. Gli altri avvocati difensori intervenuti sono stati, tra gli altri, gli avvocati Antonio Russo, Massimo Mazzaferro e Nicola Rao.

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