I lavori per il restyling di Piazza De Nava stanno per partire. Come anticipato da questo giornale nei giorni scorsi sono state chieste le autorizzazioni tecniche per allestire il cantiere ma la Fondazione Mediterranea e il Comitato civico non mollano la presa. Ecco il testo dell’ennesima lettera aperta: «Leggiamo sulla stampa che la Soprintendenza, al cui interno è stata ideata la sostituzione della storica piazza De Nava con una nuova che con la precedente non ha alcuna somiglianza, in palese contrasto con la sua mission di tutela e restauro dei beni culturali, sta per chiedere al Comune l’autorizzazione per l’avvio dei lavori di demolizione. Posto che tutto l’iter progettuale non ha avuto la doverosa evidenza e che non è stato sottoposto a un pubblico dibattito, come più volte richiesto; e che influenti pareri, tra cui quello del prof. Salvarore Settis, hanno affermato il principio della sostanziale illegittimità di uno stravolgimento urbanistico del centro storico che non passi attraverso l’assenso della maggioranza della cittadinanza; pur soprassedendo sull’oggettiva debolezza estetica progettuale, definita eufemisticamente “fragile” dal prof. Alessandro Bianchi e bocciata da associazioni professionali e istituti di urbanistica oltre che dalle maggiori associazioni ambientaliste nazionali (Fai, Legambiente, ecc); è di palmare evidenza che si è di fronte a un poderoso vulnus democratico».
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