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Reggio, il porto 4.0: strategie, progetti e prospettive nel contributo del Fai

Riunione operativa con l’Authority

Favorire il dialogo tra i principali attori dei progetti in atto sul porto; promuovere la reciproca comprensione di vincoli, necessità e opportunità presenti nell’area portuale; porre in salvo rilevanti testimonianze storiche, come i vecchi attracchi, per garantirne conservazione e valorizzazione.
A partire da queste premesse si è svolto nella sede del Fondo per l’ambiente italiano un incontro fra il presidente dell’Autorità portuale Mario Mega e il capodelegazione Fai Dina Porpiglia, alla presenza dei delegati Ambiente regionale e provinciale, Rocco Gangemi e Francesco Costantino.
«Al centro del confronto – riferisce proprio il Fai – la comune volontà di adoperarsi per generare percorsi di buone prassi nella direzione della tutela e valorizzazione dell’ambiente urbano reggino e, più in generale, dell’area dello Stretto, con particolare riferimento all’area portuale di Reggio, in un momento che vede convergere sul sito importanti progettualità e interventi segnati anche dai nuovi tempi imposti dal Pnrr. Il presidente Mega – continua la nota del Fai – ha efficacemente illustrato lo stato dell’arte dell’attività progettuale in corso e, in particolare, l’intersezione - talvolta conflittuale - di competenze, interessi e necessità degli Enti coinvolti, come la stessa Adsp, Rete Ferroviaria Italiana e Comune: è apparso evidente come il complesso delle iniziative avviate potrà essere in grado di far evolvere in senso altamente positivo l’assetto dell’area portuale, attualmente segnata da una stratificazione piuttosto caotica di competenze e strutture. Si pensi solo al Museo del Mare, al riordino delle banchine per le nuove esigenze del turismo crocieristico, al refurbishment energetico del porto, e così via».

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