Reggio

Lunedì 25 Novembre 2024

Reggio, una sinergia tra Questura e Asp per arginare la violenza di genere

Stalking, maltrammenti, femminicidi. Un crescendo di violenza che continua a registrare un aumento di vittime. Nella maggior parte dei casi, non si tratta di atti impulsivi ma di situazioni prevedibili, caratterizzate da dinamiche tipiche ed identificabili. Il più delle volte sono situazioni che si ripetono secondo un disegno riconoscibile, definito in gergo tecnico “ciclo della violenza”. Un circuito perverso che le istituzioni tentano di interrompere. Un protocollo d’intesa tra la Questura e l’Azienda provinciale sanitaria tenta di spezzare questa spirale con una buona prassi a costo zero per i bilanci dei due enti. Le istituzioni stanno lavorando per mettere a punto una nuova forma di collaborazione, operazione che si innesta nelle pieghe della legge del 2009, che ha introdotto nell’ordinamento l’istituto dell’ammonimento per atti persecutori. Normativa che nel 2013 ha esteso l’ambito di applicazione del provvedimento ai comportamenti riconducibili ai reati di percosse e lesioni personali che recita “Quando il questore procede all’ammonimento informa senza indugio l’autore del fatto circa i servizi disponibili sul territorio, inclusi i consultori familiari, i servizi di salute mentale e i servizi per le dipendenze, finalizzati ad intervenire nei confronti degli autori di violenza domestica o di genere”. E qua entra in gioco l’Asp. «I Centri di Salute Mentale del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asp – si legge nella delibera adottata dalla commissaria dell’Azienda, Lucia Di Furia – appaiono idonei ad essere individuati dalla Questura come servizi sul territorio ai quali il responsabile di atti di violenza domestica e di genere e la vittima di tali azioni possono rivolgersi, allo scopo di intraprendere un percorso orientato a contrastare il fenomeno della violenza domestica e di genere». Se queste sono le premesse è stato ritenuto opportuno regolamentare attraverso un protocollo d’intesa le modalità di collaborazione tra i due enti che si occupano, con ruoli diversi del fenomeno di atti persecutori e violenza domestica. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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