“Non si affittano case ai meridionali”. A meno che, aggiungiamo noi, non abbiamo un contratto di lavoro a tempo indeterminato. No, non è una delle tante storie degli anni del boom, quando la forza lavoro delle grandi fabbriche del Nord era composta in larghissima parte da immigrati partiti dal Sud. È quanto accade oggi, nell’anno del Signore 2023, a Carmagnola, nel Torinese. Il calvario di una coppia di ventenni inizia da meno di un anno. Si conoscono al ristorante dove lavorano insieme. Lui un sidernese cresciuto in una famiglia di sani principi, reduce da un anno di ferma prefissata in Marina Militare dopo aver lasciato l’università per ragioni logistiche; lei piemontese abituata a rimboccarsi le maniche e a lavorare in locali, bar o panetterie. Purché si lavori. Amore e passione, a quell’età, sono più forti dei turni pesanti, e così a breve saranno in tre. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio Calabria