La campagna di scavi dovrà attendere ancora. Per quanto? A Palazzo San Giorgio dicono qualche settimana. Si pensa di poter avviare il cantiere per i primi di marzo, ma tante volte le date annunciate sono poi slittate. E intanto a piazza Garibaldi sono stati realizzati nuovi stalli blu per il parcheggio delle vetture, visto che il percorso dei bus proprio in virtù dell'ordinanza che disciplina il traffico è cambiata. In questo arco di tempo si dovranno ultimare delle procedure amministrative relative allo spostamento dell'edicola, che sembra essere al centro dell’edificio cui appartiene il podio romano rinvenuto. Per mesi tutto è rimasto sospeso, per via della difficoltà a reperire il materiale necessario alla realizzazione della struttura, ma dal mese di settembre il problema è stato risolto. Da allora è ripartito il conto alla rovescia che ancora una volta dicono essere ormai alla scadenza. Sarà davvero così? La piazza più grande per estensione della città resta ancora un parcheggio in attesa di una nuova stagione che arriva direttamente dal passato. Dalle testimonianze dell’epoca romana. Del resto l’area ha sempre rappresentato un punto chiave in termini urbanistici. Fin dalla sua fondazione. Nei pressi della stazione sorgeva infatti punta Calamizzi, il primo porto dell’antico insediamento, costruito alla foce dell’antico fiume Apsias dove, secondo lo storico ateniese Tucidide, i calcidesi arrivata dalla Grecia fondarono Rhegion, nell’VIII secolo a.C. Nel tempo il territorio ha subito delle trasformazioni. Punta Calamizzi è sprofondata intatti attorno alla metà del 1500 a seguito di una deviazione del corso del fiume per la costruzione del Fortino a Mare. E l’antico fiume Apsias è diventato la fiumara Calopinace. Quindi tutto lascia pensare che potrebbe trattarsi di una costruzione importante. Qualcuno tra gli studiosi ipotizza addirittura che possa essere la tomba di Giulia, figlia dell’imperatore Augusto mandata a Reggio in esilio. Ma tutto rimane nell’area delle ipotesi fino a quando non si ricomincerà a scavare. Più volte sembrava che tutto fosse pronto a partire. La gara indetta nel 2020, è stata aggiudicata poco prima dell’estate 2022: lo scavo archeologico sarà eseguito da un’impresa specializzata che ha già operato anche al parco archeologico di Pompei. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio